L’occhio esclude sempre qualcosa nella sua visuale, il naso invece include tutto. È l’olfatto, senso ancestrale, che come un filo di lenza invisibile ma indistruttibile apparenta i tre racconti di questa raccolta. Il crollo di una famosa chef, la storia di una sceneggiatrice delusa che vuole aprire un agriturismo e, infine, le ambizioni di un giovane talento del tiro con l’arco. Respirare è odorare. A ogni respiro, una chimica vitale combina molecole d’ossigeno con la sicurezza dell’infanzia rievocata dal muschio sulla via, attinomiceti si legano al profumo di erbe aromatiche, benefico balsamo per la nausea del mattino, mentre spore di muffa mischiate a dopobarba confondono finzione e realtà. E sarebbe impossibile per le protagoniste delle storie, non respirare la discontinuità dell’esistenza, sarebbe come tradire se stesse.
Un magma di odori e di intenzioni si diffonde nei loro corpi, corpi battuti da fuori, sconvolti da dentro o da passione improvvisa.
È un flusso lo stile di Lorella Reale, è sempre pensiero parlato, che qui ci fa entrare e uscire dai personaggi mentre però sprofondiamo tutti interi nelle loro vicende. E, alla fine, ci sembra di essere anche noi lì, con loro, quando all’esasperata costrizione della violenta conquista di ogni spazio da parte della società, le protagoniste reagiscono disobbedienti, come la natura selvaggia e ribelle trionfa tra l’angustia urbana. Ci sono strade che non possiamo seguire, scrive l’Autrice e però ci mostra strade in cui l’unica segnaletica necessaria alla guida è l’infrazione.
Un piccolo progetto Cristina, imparare a fare una coppa di creta, un ricamo, parlare con delle compagne”, erano le litanie dell’assistente sociale. Un corso valeva l’altro. Partire da qui, e fermarsi qui, perché certo, stavolta, sarebbe restata con i piedi ben piantati in terra. Era bandito il desiderio di distinguersi, migliorare era inutile; le persone non volevano dire nulla di speciale quando parlavano, i fatti non nascondevano nulla di straordinario.
Lorella Reale è autrice di saggi sul cinema, sulla letteratura e sul vino. È la regista del film cult Storia del movimento femminista in Italia, prodotto da Aleph Film e Rai. Ha studiato al Gambero Rosso ed è sommelier F.I.S. Vive vicino Roma e conduce, con il suo compagno, le cantine biodinamiche Riccardi Reale. Tra i suoi libri Sorsi letterari. Vino naturale come utopia, Altravista Ed., 2020.
Un magma di odori e di intenzioni si diffonde nei loro corpi, corpi battuti da fuori, sconvolti da dentro o da passione improvvisa.
È un flusso lo stile di Lorella Reale, è sempre pensiero parlato, che qui ci fa entrare e uscire dai personaggi mentre però sprofondiamo tutti interi nelle loro vicende. E, alla fine, ci sembra di essere anche noi lì, con loro, quando all’esasperata costrizione della violenta conquista di ogni spazio da parte della società, le protagoniste reagiscono disobbedienti, come la natura selvaggia e ribelle trionfa tra l’angustia urbana. Ci sono strade che non possiamo seguire, scrive l’Autrice e però ci mostra strade in cui l’unica segnaletica necessaria alla guida è l’infrazione.
Un piccolo progetto Cristina, imparare a fare una coppa di creta, un ricamo, parlare con delle compagne”, erano le litanie dell’assistente sociale. Un corso valeva l’altro. Partire da qui, e fermarsi qui, perché certo, stavolta, sarebbe restata con i piedi ben piantati in terra. Era bandito il desiderio di distinguersi, migliorare era inutile; le persone non volevano dire nulla di speciale quando parlavano, i fatti non nascondevano nulla di straordinario.
Lorella Reale è autrice di saggi sul cinema, sulla letteratura e sul vino. È la regista del film cult Storia del movimento femminista in Italia, prodotto da Aleph Film e Rai. Ha studiato al Gambero Rosso ed è sommelier F.I.S. Vive vicino Roma e conduce, con il suo compagno, le cantine biodinamiche Riccardi Reale. Tra i suoi libri Sorsi letterari. Vino naturale come utopia, Altravista Ed., 2020.