Ambientato negli anni settanta, la storia inizia a Porticello, piccolo paesino marinaro della Sicilia. Narra della vita di due ragazzi, figli di umili pescatori che, sin dalla tenera età furono costretti a lavorare sulle barche dei rispettivi genitori, vivendo soltanto di lavoro, rinunce e privazioni. Unico sfogo per loro era sognare ad occhi aperti. Lì trovavano la forza per superare le difficoltà di quella vita, nell'incrollabile certezza che, un giorno, i loro sogni si sarebbero realizzati diventando entrambi due armatori e proprietari di tanti pescherecci. Negli anni le loro vite, un tempo piatte e abitudinarie, fatte di piccole cose, si trasformeranno. Scopriranno segreti inaspettati e vivranno i tumulti della loro esistenza che li porterà a sconvolgimenti radicali ma anche a momenti di assoluta felicità. Spesso nella vita, aggrapparsi ai sogni non è una forma di sconfitta. Anzi è quella molla che permette di continuare a lottare contro le avversità della vita. Allora e solo allora è possibile che i sogni divengano magnifiche realtà, la tenace volontà di trasformare un sogno in qualcosa di concreto. Altrimenti ci s'inaridisce e non rimane nessuna speranza.