Napoli, 1935. È un afoso pomeriggio estivo quando la piccola Paola Marotta precipita dalla finestra della sua cameretta. Il commissario Francesco Ambrosino viene incaricato di svolgere le indagini per accertare le cause della morte della bambina. Un paio di giorni prima, è stato rapito dalla culla il figlio di Aniello Bellucci, segretario del fascio rionale. Il questore Martini incarica Ambrosino di occuparsi anche di questo caso sul quale, tra l’altro, è appuntata l’attenzione di importanti esponenti politici di Roma. Le due storie si intrecciano sullo sfondo di una città piegata dalla povertà, in una narrazione in cui passato e presente si fondono rivelando la tormentata personalità del protagonista. Quando il presunto colpevole della morte del piccolo Bellucci viene finalmente arrestato, per il commissario Ambrosino ci sono ancora molti punti oscuri su cui fare luce e nonostante le forti pressioni politiche per chiudere il caso, l’amore per la giustizia lo porterà a scoprire qual è invece la verità. Con Il tempo di un respiro, l’autrice ci regala lo spaccato di una Napoli in pieno regime fascista che, nonostante la miseria e il degrado di quegli anni, non ha perso la sua bellezza e la sua dignità.