In questo testo teatrale l’autore mette in evidenza la signorilità che l’Avvocato Liborio Romano, uno dei fautori della realizzazione del Risorgimento Italiano, esprime con le parole e con le azioni in ogni circostanza della sua vita, come prigioniero politico prima, poi come esiliato in Francia ed infine come Ministro dell’Interno e della Polizia a Napoli durante il regno dell’ultimo Re dei Borbone, Francesco II.