Il trionfo della stupidità raccoglie oltre settanta articoli brevi scritti tra il 1930 e il 1935, per la sezione culturale del celebre quotidiano americano «New York American». Tutti questi articoli sono inediti in Italia.
Da questo lavoro emerge un Bertrand Russell “diverso” dal filosofo e dal matematico rigoroso conosciuto dalla stragrande maggioranza dei lettori. Russell adotta infatti per questi brevi articoli uno stile leggero, umoristico e spesso provocatorio, scrivendo a ruota libera e con tono personalistico su temi legati alla quotidianità della vita, allora come oggi popolari, ma anche su questioni di carattere più generale e universale come l’amore, la guerra, la genialità, le norme e i tabù sociali. I punti di vista espressi dal filosofo su tematiche comuni sono spesso sorprendenti e divertenti, rendendo la lettura del libro piacevole e stimolante.
È rimasto qualcuno normale?; I cani pensano?; Uomini contro Insetti, sono solo alcuni dei titoli dei brevi articoli presenti nel libro.
Il trionfo della stupidità è una collezione di articoli capace di far riflettere ma anche sorridere, e di far scoprire un Russell inedito ai moltissimi lettori italiani.
Da questo lavoro emerge un Bertrand Russell “diverso” dal filosofo e dal matematico rigoroso conosciuto dalla stragrande maggioranza dei lettori. Russell adotta infatti per questi brevi articoli uno stile leggero, umoristico e spesso provocatorio, scrivendo a ruota libera e con tono personalistico su temi legati alla quotidianità della vita, allora come oggi popolari, ma anche su questioni di carattere più generale e universale come l’amore, la guerra, la genialità, le norme e i tabù sociali. I punti di vista espressi dal filosofo su tematiche comuni sono spesso sorprendenti e divertenti, rendendo la lettura del libro piacevole e stimolante.
È rimasto qualcuno normale?; I cani pensano?; Uomini contro Insetti, sono solo alcuni dei titoli dei brevi articoli presenti nel libro.
Il trionfo della stupidità è una collezione di articoli capace di far riflettere ma anche sorridere, e di far scoprire un Russell inedito ai moltissimi lettori italiani.