La “realtà” di un mondo immaginario non consiste solo di invincibili eroi e splendide principesse, ai soggiorni forzati presso il covo di qualche drago dai gusti a dir poco insoliti. Provvedere al benessere della propria famiglia, tutelare gli interessi dei propri affini, e garantire un futuro dignitoso a coloro che verranno dopo di sé. Queste sono le priorità delle moltitudini troppo spesso dimenticate nelle saghe e nelle epopee. La storia di questa maggioranza silenziosa viene rievocata nelle vicissitudini di un clan di agricoltori che, allo scopo di migliorare il proprio destino, intraprende un’emigrazione verso la “frontiera”. Si tratta di un territorio non ancora pacificato, ma ricco di opportunità per chi abbia l’ardire di lasciare tutto per coglierle.