Se per avere un'idea pratica e non speculativa della vita, essa deve essere pura, teoricamente ciò è possibile solo quando questa idea è capace di contrapporsi a tutto ciò che è teorico. Il presupposto è che l'idea e la sua azione siano cose concrete. In pratica, questo caso della concretezza nel fare, nell'agire della vita essendo una "forza attiva" propria degli esseri umani è sempre un problema che attende una soluzione che si colloca nella natura di ciò che si acquisisce per abitudine attraverso le pulsioni. E cioè attraverso una rappresentazione psichica di contenuti creati per avere dei valori. Ma per fare ciò il pensare deve abituarsi a creare "contenuti mentali" capaci di pesare le pulsioni e i suoi valori. E ciò è possibile solo quando si ha una disposizione naturale verso quell'"abitudine" a tradurre le "forze attive" della vita nei "problemi pratici" dai quali ricavare sempre un valore.