Il Vangelo visto dal basso considera i fatti narrati nel Vangelo come assolutamente autentici e come se fossero avvenuti nella nostra quotidianità, immaginando le persone descritte non come statuette di un presepe che appaiono in quel momento e poi svaniscono nel nulla, ma come esseri viventi a tutti gli effetti, con i loro pregi e i loro difetti. Esseri viventi con la loro storia passata e futura. Il Vangelo visto dal basso suggerisce di seguire la traccia che parte dal concepimento del Battista fino alla crocifissione di Cristo. Parla di uomini che hanno assistito ai due eventi come a quelli intermedi, seguito attentamente tale traccia ed hanno fatto la loro scelta, scelta che non tollera compromessi.Parla della semplicità del giovane Apostolo che Gesù amava, della sua responsabilità nel sentirsi "custode" della Vergine Madre, della sua angoscia alla notizia che il corpo del Rabbì era stato portato via. Suggerisce anche un altro "perché" al suo "vide e credette". Suggerisce anche che questo giovane seguace del Battista abbia iniziato molto presto a "prendere nota" di ciò di cui era testimone.Il Vangelo visto dal basso ribalta l'idea delle "porte degli inferi", con ciò che ne consegue, appiana quelli che a prima vista sembrano dissensi tra Madre e Figlio.Il Vangelo visto dal basso è frutto di lunghe e pazienti ricerche che partendo dai testi originali in greco cerca di risalire all'ebraico del tempo.Strutturato in piccoli capitoli è di facile lettura, ed espone molte riflessioni approfondite sul Vangelo se questo viene visto, appunto... dal basso.