Settimo romanzo di Grazia Deledda, fu pubblicato inizialmente a puntate sulla “Nuova Antologia” per poi diventare un volume nel 1900.
I protagonisti della vicenda sono Melchiorre Carta, un pastore benestante, e sua cugina Paska Carta, serva presso una famiglia di ricchi borghesi. I due si sarebbero dovuti sposare se lei non avesse deciso di interrompere la relazione amorosa per l’eccessiva gelosia di lui. Pur non vivendo con serenità il fatto di essere stato rifiutato, Melchiorre sceglie di non vendicarsi sui rivali e sulla cugina, in nome di suo padre, Piero Carta, rimasto invalido e bisognoso delle sue cure. Piero è il vecchio della montagna; vive nella solitudine e nel silenzio della natura che lo circonda, accudito esclusivamente dal figlio e da Basilio, un irresponsabile servo…
I protagonisti della vicenda sono Melchiorre Carta, un pastore benestante, e sua cugina Paska Carta, serva presso una famiglia di ricchi borghesi. I due si sarebbero dovuti sposare se lei non avesse deciso di interrompere la relazione amorosa per l’eccessiva gelosia di lui. Pur non vivendo con serenità il fatto di essere stato rifiutato, Melchiorre sceglie di non vendicarsi sui rivali e sulla cugina, in nome di suo padre, Piero Carta, rimasto invalido e bisognoso delle sue cure. Piero è il vecchio della montagna; vive nella solitudine e nel silenzio della natura che lo circonda, accudito esclusivamente dal figlio e da Basilio, un irresponsabile servo…