Proseguono le avventure del sergente Rodrigo Diaz e dei suoi intrepidi compagni. Un agguato notturno per assassinare Elias, nuovo signore del feudo di Posada, trascinerà ancora una volta i valientes nella spirale di un intrigo che credevano ormai concluso. Vecchi e nuovi nemici, subdoli e agguerriti, traffici illeciti e interessi occulti condurranno il valoroso manipolo di soldati lontano dall’isola di Sardegna, in un Mediterraneo sconvolto dal conflitto tra la cristianità europea e l’inarrestabile potenza ottomana. Dalla Corsica, alla Sicilia, fino a Cipro, nuove alleanze saranno strette, nuovi combattenti si uniranno alla spedizione, determinati a spendere il loro coraggio nella ricerca della vendetta e della giustizia.
Il secondo romanzo della serie Valientes de Cerdeña – seguito de Il tesoro del diavolo – conduce il lettore sulle combattute rotte del Mediterraneo del XVII secolo, nell’agguerrito scenario della lotta tra le nazioni cristiane e l’impero ottomano, negli anni del quinto conflitto turco-veneziano, noto come Guerra di Candia. Gli ottomani si scontrano duramente con la Repubblica di Venezia e i suoi alleati (tra i quali i cavalieri di Malta, i cavalieri di Santo Stefano, lo Stato della Chiesa, il Granducato di Toscana e la Francia) per il controllo dell’isola di Creta, il più ricco tra i possedimenti veneziani d’Oltremare e punto strategico per il controllo dello scacchiere bellico dell’epoca.
Il secondo romanzo della serie Valientes de Cerdeña – seguito de Il tesoro del diavolo – conduce il lettore sulle combattute rotte del Mediterraneo del XVII secolo, nell’agguerrito scenario della lotta tra le nazioni cristiane e l’impero ottomano, negli anni del quinto conflitto turco-veneziano, noto come Guerra di Candia. Gli ottomani si scontrano duramente con la Repubblica di Venezia e i suoi alleati (tra i quali i cavalieri di Malta, i cavalieri di Santo Stefano, lo Stato della Chiesa, il Granducato di Toscana e la Francia) per il controllo dell’isola di Creta, il più ricco tra i possedimenti veneziani d’Oltremare e punto strategico per il controllo dello scacchiere bellico dell’epoca.