Se c’è una costante nel vitalismo creativo della ricerca di Pierfranco Bruni è certamente l’acuta sensibilità che da sempre sovverte categorie espressive e letterarie, ironizza seriamente la falsa seriosità culturale, anticipa, spesso controcorrente, concetti a venire. Anche la tematica multietnica è una componente importante del suo lavoro. Così, in questo nuovo volume Oriente e Occidente s’incontrano in un articolato processo di ricerca, capace di spaziare dal racconto narrativo come coscienza al racconto-mito come memoria. Il risultato è un pamphlet antropologico-letterario denso di emozionalità, di riflessioni incessanti e di spiritualità mistico-filosofica, in cui ogni parola si carica di una valenza assoluta che pone nuove frontiere tra finito e infinito. Raffinati appunti di viaggio ma anche omaggio voluto, inteso come pretesto e scintilla, a un altro grande nomade del Novecento letterario italiano: Corrado Alvaro. Come la Istanbul di Alvaro, anche l’Oriente di Bruni diventa il luogo mentale in cui la letteratura si fa mediatrice di diverse concezioni del mondo.