Dentro gli orizzonti contemporanei i principi del diritto amministrativo sono risultati particolarmente sensibili ai processi evolutivi che ne hanno definito e tuttora ne concorrono a definire i versatili lineamenti. Mai, infatti, come in quest’epoca storica si è avvertita la necessità di affermare con forza l’antropocentrismo dell’ordinamento giuridico sia interno che internazionale. Attraverso una serie di autorevoli sguardi ricostruttivi, in particolare, l’imponente coltre di studi fiorita soprattutto a partire dalla metà del secolo scorso, per un verso ha visto l’amministrazione recepire l’evoluzione della forma statale, risentendo del mutare della dialettica autorità-libertà verso una sempre più netta riduzione delle differenze tra amministrazione e cittadino e, per un altro soprattutto per via dell’apporto di autorevole Dottrina, ha portato ad un progressivo avvicinamento al modello dell’amministrazione paritaria così com’è stata teorizzata in passato. In tal senso, si è affermato come il vincolo di scopo costituisce elemento giuridico prioritario nell’interpretazione del sistema, rappresentando il naturale sviluppo del diritto amministrativo tradizionale, in particolare quale diritto di garanzia, il punto di snodo sensibile del passaggio dal mero riconoscimento formale alla protezione effettiva dei diritti sociali affermati nelle Costituzioni europee del dopoguerra, garanzia quindi della giustizia e dell’efficienza dell’azione amministrativa.