«Mi sono innamorato del cinema da piccolo, fin dal primo film che ho visto».
«In ogni film c’è in filigrana la società, il Paese, la grande Storia maiuscola, ma c’è sempre – ed è quello che a me importa di più – la storia minuscola, quella dei personaggi che agiscono o, soprattutto, ne sono agiti, quelli che volenti o nolenti vi inciampano o ne sono le vittime».
Il cinema e la televisione fanno parte della nostra vita, della cultura, della politica. Sono un’espressione importante della società. Marco Tullio Giordana li attraversa ormai da 40 anni. I cento passi e La meglio gioventù hanno emozionato e ispirato molte generazioni di spettatori. Così come molti altri suoi film, che spaziano dagli ultimi sussulti del fascismo sino alle stragi impunite della Repubblica, dagli anni di piombo alle migrazioni, dalla condizione femminile alla cronaca, in uno spazio di rappresentazione che tiene insieme impegno, delusioni, speranze.
«In ogni film c’è in filigrana la società, il Paese, la grande Storia maiuscola, ma c’è sempre – ed è quello che a me importa di più – la storia minuscola, quella dei personaggi che agiscono o, soprattutto, ne sono agiti, quelli che volenti o nolenti vi inciampano o ne sono le vittime».
Il cinema e la televisione fanno parte della nostra vita, della cultura, della politica. Sono un’espressione importante della società. Marco Tullio Giordana li attraversa ormai da 40 anni. I cento passi e La meglio gioventù hanno emozionato e ispirato molte generazioni di spettatori. Così come molti altri suoi film, che spaziano dagli ultimi sussulti del fascismo sino alle stragi impunite della Repubblica, dagli anni di piombo alle migrazioni, dalla condizione femminile alla cronaca, in uno spazio di rappresentazione che tiene insieme impegno, delusioni, speranze.