In queste brevi pagine l’autore affronta in modo diretto i maggiori problemi della scuola di oggi e traccia le linee di una formazione dei giovani liceali dando un senso concreto alle sue finalità, ai suoi contenuti ed alle metodologie più idonee. Ne emerge che una scuola diversa è possibile e necessaria. Una scuola più comprensibile dai giovani e quindi più capace di interessarli ad una cultura letta in chiave antropologica. Viene proposta una scuola come palestra per sviluppare capacità intellettuali e relazionali attraverso una lettura diversa della storia della nostra civiltà ed un approccio più equilibrato che riconosca il valore culturale del progresso scientifico. Viene infine sottolineato come gli insegnanti, con il necessario arricchimento del loro ruolo, possano ritrovare al meglio quell’immagine che è punto centrale della formazione di tutti noi. Punto nodale, anche a causa dei grandi numeri in gioco, è la visione di una scuola come un sistema integrato e trasparente di attività che garantiscano le “regole del gioco” per insegnanti, studenti, famiglie e sistema sociale.