Due vicende parallele, apparentemente disconnesse tra loro. Una lirica precede ogni coppia di capitoli. Una struttura narrativa che procede su doppio binario, a tratti spiazzante. La prima vicenda è incentrata sull’efferato omicidio di due fidanzati, Ashley Boots e Luke Kirsten, avvenuto in una piccola cittadina. A indagare è chiamato il commissario Hoffman che sarà affiancato da una squadra volenterosa ma inesperta. La seconda vicenda ha come protagonista il giovane Jeff Kavrak, che si risveglia una mattina insanguinato e senza memoria di quanto accaduto. Consapevole del problema imputabile all’amnesia, tenta comunque di ritornare a vivere normalmente con l’aiuto dei suoi amici, con i quali ha formato da anni una band, e di Christopher Horn. Questi è un vecchio professore ormai caduto in disgrazia, a causa di guai con la giustizia, che gira per il paese raccontando strambe storie sulla sua vita. Riuscirà Jeff, stordito dalle apparizioni in sogno di un bambino con i lineamenti nordici e da eventi imprevisti, a ritrovare se stesso e a ricordare? Qual è il mistero che accomuna le due storie? Qual è la connessione? E ancora, c’è davvero una connessione? Il commissario Hoffman si ritrova alle prese con un groviglio di sospetti, tradimenti, rancori e motivi di risentimento passati e presenti; attraverso lande inesplorate del cuore umano la narrazione incalza e il lettore viene trascinato dalla suspence.