Un semplice percorso attraverso i 115 prefazi dell’ultima versione italiana del Messale Romano è ciò che l’autore propone di fare perché « tornare a meditarne i testi, anche fuori della Messa, può aiutarci ad apprendere come rivolgerci a Dio, cosa chiedere, quali parole usare. Possa la liturgia diventare per tutti noi una vera scuola di preghiera». (Francesco, Udienza generale del 10 gennaio 2018). Come ogni rito, il prefazio trova la sua piena identità solo quando è messo in atto; tuttavia, il corpus dei testi che la Chiesa ha composto per la sua celebrazione può essere letto e commentato come una vera e propria raccolta di poesie di altissimo livello letterario e teologico. Scoprendo la storia, i riferimenti biblici e gli accorgimenti poetici di ogni testo, potremo tornare a celebrarli con più consapevolezza e partecipazione lasciando viaggiare la mente e il cuore nei mondi che essi ci aprono.