Se vivere intensamente è un’arte, Clara Padoa è stata artista leggiadra quanto spregiudicata. Signora dell’élite milanese negli anni Trenta, attrice per gioco nel cinema dei telefoni bianchi, ha saputo lasciarsi alle spalle il bridge e le notti danzanti al club, i fiumi di champagne e il glamour di una Cinecittà agli albori, per una nuova vita nell’Eritrea fascista. Ma queste memorie non si esauriscono nella pur gustosa collezione di episodi e peripezie, tra scandali, safari e pericoli d’ogni genere. Custodiscono la verità più profonda di una donna, della sua energia inesauribile, rendendoci una testimonianza di amore per la Vita e per la terra d’Africa che di quella esperienza vibra e risuona, come uno strumento misterioso, straziante e indimenticabile.