L’uomo sta perdendo la gara con la tecnologia? La tecnologia e l’innovazione lo stanno impoverendo? L’innovazione sta distruggendo posti di lavoro invece di crearne? Perché la ripresa economica è senza lavoro? Come può succedere che dell’enorme valore creato dalla tecnologia non benefici l’intera società, ma solo una minoranza? Come può esserci un’accelerazione delle tecnologie mentre i redditi ristagnano? A queste domande, che sembrano dei paradossi, i due autori, professori del mit, cercano di rispondere in questo saggio che ha mosso un dibattito vastissimo anche in Italia.
Lo sviluppo della tecnologia e dell’innovazione non va a beneficio di tutti, anzi accelera le criticità e le disuguaglianze della società. C’è una via d’uscita? Sì! Consiste nel lavorare con le macchine innovando le organizzazioni, investendo nel capitale umano attraverso la scuola e la formazione continua. Gli autori indicano diciannove aree d’intervento per battere le macchine.
In questa seconda edizione è presente una sezione eXtra con due saggi: il primo si chiede se il pil riesca ancora a misurare l’andamento reale dell’economia e del benessere di un Paese; il secondo, di Giulio Sapelli, analizza le problematiche del capitalismo tecnologico in relazione al lavoro, ai lavoratori e ai sindacati.
Lo sviluppo della tecnologia e dell’innovazione non va a beneficio di tutti, anzi accelera le criticità e le disuguaglianze della società. C’è una via d’uscita? Sì! Consiste nel lavorare con le macchine innovando le organizzazioni, investendo nel capitale umano attraverso la scuola e la formazione continua. Gli autori indicano diciannove aree d’intervento per battere le macchine.
In questa seconda edizione è presente una sezione eXtra con due saggi: il primo si chiede se il pil riesca ancora a misurare l’andamento reale dell’economia e del benessere di un Paese; il secondo, di Giulio Sapelli, analizza le problematiche del capitalismo tecnologico in relazione al lavoro, ai lavoratori e ai sindacati.