Atipica, iconica, sorprendente, Maria De Filippi negli ultimi trent’anni ha – secondo le sue stesse parole – «vissuto nella scatola» che è la tv, guadagnandosi sul campo la qualifica di conduttrice nel significato più pieno e opponendo alla critica facile la consapevolezza della propria professionalità.
I suoi programmi travalicano le generazioni e sono sempre riusciti a parlare a persone di ogni età, inclusa quella più difficile da raggiungere, i giovani, oggi prevalentemente orientati sulla fruizione on demand in rete.
L’autore, attraverso articoli, interviste e notizie di prima mano, ricostruisce una “mariologia”, una poetica, una fenomenologia (come altri l’hanno chiamata) mariana, dimostrando fra l’altro quanto impegno e intuizione servano per confezionare un prodotto televisivo popolare.
I suoi programmi travalicano le generazioni e sono sempre riusciti a parlare a persone di ogni età, inclusa quella più difficile da raggiungere, i giovani, oggi prevalentemente orientati sulla fruizione on demand in rete.
L’autore, attraverso articoli, interviste e notizie di prima mano, ricostruisce una “mariologia”, una poetica, una fenomenologia (come altri l’hanno chiamata) mariana, dimostrando fra l’altro quanto impegno e intuizione servano per confezionare un prodotto televisivo popolare.