Con l’inchiostro si possono narrare i desideri, i malcontenti, le felicità, le ebbrezze, le gioie, le frenesie d’amore. Con l’inchiostro dell’anima si possono evocare le ragioni del proprio sé, della propria interiorità. I vissuti, le stagioni del tempo, le corse, le ricorse, a volte sfrenate, a volte pacate. In un cuore di carta si può racchiudere, come in un pugno di bellezza umana, un caleidoscopio di sentimenti, una costellazione di esperienze. Con un cuore di carta si può volare su arcobaleni d’attesa e di speranza, oltre la ferrigna presa della logica, oltre l’ultimo orizzonte.