RACCONTO LUNGO (23 pagine) - FANTASCIENZA - E se le cose, quella volta che il diavolo fu precipitato all'inferno, fossero andate in modo diverso? Dopotutto, la storia la scrivono i vincitori.Povero diavolo. Solo, seduto in un bar a bere liquore. Per lo scrittore protagonista di questa storia, un povero diavolo anche lui, è l'occasione per farsi raccontare come andò veramente, la cacciata dal paradiso eccetera, da un diretto testimone. Che le cose le vede in modo decisamente diverso da come vengono di solito raccontate. Mauro Antonio Miglieruolo è nato a Grotteria, Reggio Calabria il 6 aprile 1942, ma dal 1952 ha sempre vissuto a Roma, escluso un breve intervello di due anni e un mese, da agosto 1963 a settembre 1965 trascorso a Belluno, come impiegato dell'INPS. Scrive fantascienza da quando ha memoria. Nel 2007 ha vinto il Premio Italia con il romanzo"Assurdo Virtuale" (Perseo Libri). Lino Aldani e Ugo Malaguti lo hanno definito lo scrittore "più impegnato della fantascienza italiana, il rivoluzionario [...] che nella sua narrativa ha sempre davanti agli occhi l'ideale utopico di un mondo diverso in cui tutti possono essere redenti." Luigi Petruzzelli sostiene che Miglieruolo è "forse il più anticonformista degli autori di fantascienza italiani" e che la relativa scarsezza della sua produzione "è compensata da uno stile in cui nessuna parola è lasciata al caso." Per Giuseppe Lippi infine "Miglieruolo vanta una immaginazione di prim'ordine, l'ingrediente base di tutta la fantascienza". Tra le sue opere più importanti "Come ladro di notte", più volte ristampato; "Oniricon"; "L'uccisore di robot".