Come ci si deve approcciare alla pianificazione territoriale? Nel ricercare una corretta risposta ad una questione cruciale per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio in cui si vive, l’autore ci propone un indicatore aggregato – l’impronta ecologica – e altri tre indicatori: la sostenibilità, la desertificazione e l’energia. Su questi indicatori Messina articola la sua analisi, avanza proposte, presenta esempi su come si dovrebbe pianificare. Prospetta, inoltre, un Manifesto per il recupero della frazione organica dei rifiuti e presenta il “Metodo dialogico”, quale strumento utile, specie per la pubblica amministrazione, per coinvolgere nelle scelte che riguardano la localizzazione di impianti con un sensibile impatto ambientale tutti i soggetti interessati, al fine di giungere alla scelta più giusta e quanto più condivisa. Vi sono oggi molti strumenti per la pianificazione: dalla cartografia della vegetazione e valutazione dell’impatto ambientale, al telerilevamento, ai G.I.S., alle metodologie per l’analisi della dinamica del paesaggio vegetale, ecc. L’agile manuale di Messina può costituire un utile strumento sia per quanti sono impegnati nello studio della pianificazione ambientale sia per quanti sono impegnati nell'elaborazione di una proposta per un piano territoriale ecosostenibile. Il volume, in appendice, pubblica uno stralcio del Piano territoriale regionale – Per un atlante del territorio rurale della Campania.