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La presente pubblicazione vuol proporre un approfondimento, all'interno della letteratura italiana, del significato e del ruolo del trasferimento della conoscenza ed in particolare del brokeraggio tecnologico. L'idea è che nel mondo attuale, dominato da una tecnologia e da una conoscenza disponibili per un numero sempre più elevato di persone, le aziende abbiano l'obbligo di riconfigurare il concetto di innovazione, ampliando in termini anche geografici, la ricerca di soluzioni che mirino a creare uno scambio di conoscenze interdisciplinari. Per rispondere alla necessità della diffusione della…mehr

Produktbeschreibung
La presente pubblicazione vuol proporre un approfondimento, all'interno della letteratura italiana, del significato e del ruolo del trasferimento della conoscenza ed in particolare del brokeraggio tecnologico. L'idea è che nel mondo attuale, dominato da una tecnologia e da una conoscenza disponibili per un numero sempre più elevato di persone, le aziende abbiano l'obbligo di riconfigurare il concetto di innovazione, ampliando in termini anche geografici, la ricerca di soluzioni che mirino a creare uno scambio di conoscenze interdisciplinari. Per rispondere alla necessità della diffusione della conoscenza, la collaborazione tra imprese e la nascita di intermediari pare la soluzione di più facile attuazione. Questo può contribuire a ridurre l'inefficienza dei mercati e perciò facilitare le transazioni di tecnologia. In questo contesto, il ruolo degli intermediari ('brokers') gioca un ruolo fondamentale nei mercati della conoscenza e in particolare in quelli della tecnologia. Essi nascono dalla necessità di una sempre più complessa intermediazione della conoscenza, tra richiedente e utilizzatore. Infatti, nei mercati tradizionali le transazioni possono essere operate in via diretta dalle imprese ed avere come oggetto la tecnologia attuale e futura, ma esiste anche la possibilità di transazioni di tipo indiretto cioè attraverso l'intermediazione da parte di operatori specializzati. La nascita di tali 'brokers' è riconducibile alla frequente presenza di "buchi strutturali" nell'ambito dei mercati reali che non permettono il normale flusso di informazioni: infatti, difficilmente in un mercato ogni attore è connesso a tutti gli altri attori per lui rilevanti.Cristiano Ciappei, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università degli Studi di Firenze. Attualmente impegnato nello studio dell'innovazione imprenditoriale, di prodotto, nella valutazione della strategia e della governance imprenditoriale.