Giacomo, titolare di un'agenzia investigativa di provincia, a causa di un improvviso pasticciaccio familiare, decide di assentarsi per un paio di mesi dal lavoro, lasciando l'attività in mano ai suoi quattro collaboratori. I quali, per niente impauriti, anzi galvanizzati, si trasformano in abilissimi segugi e in ancor più formidabili spioni, e riescono, divertendosi un sacco, a risolvere magistralmente le più intricate e ingarbugliate situazioni.
Con spiccato humor e caustico sarcasmo si destreggiano, infatti, tra politici corrotti, mignotte d'alto bordo, equivoci monsignori, industrialoni indaffarati, lestofanti astuti, esilaranti psicopatici e così via. Ne esce lo spaccato di una società dissipata, moralmente lassista, perennemente impunita e politicamente volgare, nella quale i baciapile ipocriti, i furbastri senza scrupoli e i mascalzoni impuniti la fanno da padroni. In parole povere: l'Italia d'oggi.
Con spiccato humor e caustico sarcasmo si destreggiano, infatti, tra politici corrotti, mignotte d'alto bordo, equivoci monsignori, industrialoni indaffarati, lestofanti astuti, esilaranti psicopatici e così via. Ne esce lo spaccato di una società dissipata, moralmente lassista, perennemente impunita e politicamente volgare, nella quale i baciapile ipocriti, i furbastri senza scrupoli e i mascalzoni impuniti la fanno da padroni. In parole povere: l'Italia d'oggi.