Cosa ne penserebbe, oggi, Gesù? L’intervista di questo libro cerca di rispondere a questa come ad altre domande che si pone, da sempre, il “Popolo di chi dubita”.La base del Cristianesimo è rappresentata dalla dottrina del peccato originale: la colpa, cioè, di antichi progenitori che si “trasmette” alla discendenza per tuttal’eternità. Per spezzare questa “maledizione”, Gesù Cristo,Figlio di Dio, si fa uomo per addossarsi questo peccato e redimere, agli occhi del Padre (sulla Croce), tutta l’umanità. II risultato di questa “storia” è quello di far apparire Dio come l’essere più feroce e vendicativo che si possa immaginare. La conclusione può essere una soltanto: la dottrina del peccato originale (con tutto ciò che ne segue) è soltanto una favola. Una favola inventata da teologi astuti per dominare uomini deboli e paurosi attraverso un complesso di colpa gravissimo. Una storia sinistraconcepita, però, in maniera maldestra visto che,nella genesi, Dio non parla esplicitamente di “maledizioni”sui discendenti. E visto che, nell’esodo, avverte Mosèche punirà le colpe dei padri nei figli soltanto fino alla terza e alla quarta generazione. Constatazioni, queste,che minano le basi di questo “benedetto” peccato.