È la storia dell’Amore quella che Giuseppe Mannarino racconta nei suoi Intimi pensieri. Ogni poesia narra una vicenda, un’esperienza, una passione, un’attesa disillusa, tutte determinate dal sentimento principe dei legami tra uomo e donna. Una fata apre la raccolta, una signora dalla danza delicata che travolge il poeta in un vortice di emozioni. Si sente quasi braccato l’uomo innamorato. I versi parlano di un Amore che non sempre è foriero di buone nuove. Anzi, emerge tutta l’irrequietezza, tutta l’irrazionalità che sono proprie delle grandi passioni, di quegli aneliti in cui il logos deve arrendersi al richiamo dello spirito dionisiaco. Così l’uomo si perde nella molteplicità dei sentimenti, sentendosi abbandonato da tutto e da tutti, e in particolare da quella Musa che tanto lo fa soffrire. Intimi pensieri è una lunga riflessione, un dialogo con un angelo a volte sordo, uno scavo nell’interiorità di chi, come Giuseppe Mannarino, ha conosciuto l’Amore in ogni sua forma, precipitando anche a volte in quegli anfratti dell’anima dai quali, forse, solo la poesia riesce a farlo risalire.