Le magnifiche vicende sportive del Dream Team di fioretto femminile italiano cominciano ufficialmente la notte del 4 agosto 1992, quando quattro schermitrici d’oro si aggirano per le ramblas di Barcellona: tuffo in piscina all’aperto, discoteca, canti e balli, un salto a Casa Italia. Diana Bianchedi, Francesca Bortolozzi, Giovanna Trillini e Margherita Zalaffi festeggiano come si deve il primo storico titolo olimpico di una squadra femminile azzurra, vinto ovviamente anche con Dorina Vaccaroni, allora simbolo del gruppo, ma genio e sregolatezza, lontana da quei momenti celebrativi. Altri tre ori a cinque cerchi seguiranno, con in mezzo numerose imprese firmate, tra le tante, da Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Margherita Granbassi, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Alice Volpi.
Una storia infinita fatta di trionfi (moltissimi), cadute (poche, magari fragorose), rivalità a tratti feroce, ma anche spirito di gruppo unico per portare l’Italia in cima al mondo come nessuno è mai riuscito a fare con tale continuità. Ricordando le prime imprese compiute da Irene Camber e Antonella Ragno, decenni addietro, passando poi per le “zie” del Dream Team composto, negli anni Ottanta, anche da Cicconetti, Mochi, Sparaciari, Gandolfi e Traversa, ecco la storia senza censure delle Invincibili del fioretto.
“Leggere queste pagine fa rivivere gesta, vittorie ed emozioni, e ritorna forte il senso d’orgoglio nazionale che il Dream Team ha più volte risvegliato”. (Giorgio Scarso)
“La penna di Gianmario Bonzi è riuscita proprio in questo intento: riannodare il filo dei ricordi e tenerci strette idealmente attorno alla bandiera tricolore, in un abbraccio che – lo speriamo – non avrà mai fine”. (Valentina Vezzali)
“Grazie, mille volte grazie per averci permesso di rivivere certi momenti, per avermi fatto riempire gli occhi di lacrime ripensando all’intensità di certi istanti che nessuno ha mai saputo, grazie per avermi fatto ridere di gusto nel raccontare parte dei mille aneddoti. E soprattutto, grazie per avermi fatto sentire fortemente parte di una famiglia meravigliosa, quella dello sport”. (Diana Bianchedi)
“Quando fai squadra sei un cuore solo e ciò che più importa è salire sul gradino più alto del podio. Questa è la filosofia di un team vincente, che ho sperimentato da atleta e continuo a sperimentare da ct”. (Andrea Cipressa)
Con il patrocinio della Federazione Italiana Scherma (FIS)
Una storia infinita fatta di trionfi (moltissimi), cadute (poche, magari fragorose), rivalità a tratti feroce, ma anche spirito di gruppo unico per portare l’Italia in cima al mondo come nessuno è mai riuscito a fare con tale continuità. Ricordando le prime imprese compiute da Irene Camber e Antonella Ragno, decenni addietro, passando poi per le “zie” del Dream Team composto, negli anni Ottanta, anche da Cicconetti, Mochi, Sparaciari, Gandolfi e Traversa, ecco la storia senza censure delle Invincibili del fioretto.
“Leggere queste pagine fa rivivere gesta, vittorie ed emozioni, e ritorna forte il senso d’orgoglio nazionale che il Dream Team ha più volte risvegliato”. (Giorgio Scarso)
“La penna di Gianmario Bonzi è riuscita proprio in questo intento: riannodare il filo dei ricordi e tenerci strette idealmente attorno alla bandiera tricolore, in un abbraccio che – lo speriamo – non avrà mai fine”. (Valentina Vezzali)
“Grazie, mille volte grazie per averci permesso di rivivere certi momenti, per avermi fatto riempire gli occhi di lacrime ripensando all’intensità di certi istanti che nessuno ha mai saputo, grazie per avermi fatto ridere di gusto nel raccontare parte dei mille aneddoti. E soprattutto, grazie per avermi fatto sentire fortemente parte di una famiglia meravigliosa, quella dello sport”. (Diana Bianchedi)
“Quando fai squadra sei un cuore solo e ciò che più importa è salire sul gradino più alto del podio. Questa è la filosofia di un team vincente, che ho sperimentato da atleta e continuo a sperimentare da ct”. (Andrea Cipressa)
Con il patrocinio della Federazione Italiana Scherma (FIS)