Da tempo leggevo di lei, del suo manicomio che sapeva di rose. Guardavo i suoi volti dipinti, fermati mirabilmente in quella sua espressione consapevolmente folle, follemente saggia e fuori dal mondo crudelle di tutti.Quello era lo sguardo che amavo, con la sigaretta in mano, la collana di perle e il seno nudo, perché era evidente dalla sua espressione colta in quello scatto inusuale, che per lei stare nudi di fronte a qualcuno fosse del tutto naturale.