“Io ricordo” è il racconto schietto del miracolo della vita che si appropria del suo senso. L'intera vicenda segue il percorso senza cronologia di uno spirito ribelle e ragionevole allo stesso tempo. Chi ricorda è una figlia tanto cercata che viene al mondo quasi insperata, finendo per incarnare il riscatto di generazioni vissute ai margini dell'Italia. Volti e nomi sono quelli di persone nate dal nulla, perse ai margini dell'Italia che risorge nel secondo dopoguerra delineato dai contrasti e intriso di speranze nel miracolo. L'equilibrio di pancia e cervello, la ragionevole armonia tra le contraddizioni del passato e quelle del presente che induce a credere nella vita.