Un romanzo che arriva dritto al cuore
C'è bisogno di coraggio per essere fragili
Mia ha diciotto anni e una brutta cicatrice sul viso. La mattina va a scuola e di sera costruisce scenografie per il Teatro dell’Opera di Roma. Vive a MU, una casa famiglia che somiglia a un sommergibile, ed è abituata a cavarsela da sola. Da sempre. Con le mani riesce a plasmare tutto quello che vuole. Con le compagne e i ragazzi, invece, è una frana. In classe la chiamano “Non” e tutti sanno che non bisogna toccarla… Andrea è stata per anni una delle più spregiudicate produttrici cinematografiche europee. Nessuno ha mai potuto mettersi tra lei e il successo, nemmeno sua figlia. Finché un giorno, un brutto incidente ferma la sua corsa. Le strade di Mia e Andrea si incrociano di nuovo, in modo del tutto inaspettato, in un viaggio che per entrambe è una fuga. Dalla Roma dei Fori imperiali e delle torri di periferia fino alle aurore boreali e ai vulcani addormentati di un piccolo arcipelago al largo dell’Islanda, Mia e Andrea si trovano a vivere – senza volerlo – l’avventura più importante della propria vita. Dopo tanto tempo, finalmente insieme.
La storia di una madre e una figlia, implacabili e fragili, alla ricerca di un riscatto: disposte a tutto, perché non hanno nulla da perdere.
Hanno scritto dei suoi libri:
«La lingua di Giovagnoli è perfetta, insegue se stessa, tentenna intorno alle titubanze dei personaggi, colpisce e si sporca di sangue, coccola, culla e sospira.»
Chiara Valerio - Nuovi Argomenti
«Un misto di suspense e poesia attraversa questo romanzo.»
Il Corriere della sera
«Avventurosa e intima, la storia affascina tra spruzzate d’onde di un’isola nebbiosa e la luce di una Roma studentesca schizzata di murales.»
Il Messaggero
«Quello di Giovagnoli è un romanzo che cela in sé una telecamera nascosta e filma gli attori dall’interno per inchiodare su carta le ragioni delle loro scelte.»
la Repubblica
Max Giovagnoli
È story architect per le major del cinema e per broadcaster televisivi. I suoi saggi sullo storytelling sono pubblicati in Italia, Inghilterra e USA, dove è stato definito «una delle trenta voci che stanno cambiando il modo di raccontare i ragazzi nei media in tutto il mondo». Dirige la Scuola di Arti Visive dello IED di Roma. Ha collaborato con Festival Letterature, Premio Solinas, Fondazione Bellonci-Premio Strega, Scuola Holden, Romics e Alice nella città. Io sono Mia è il suo quarto romanzo. La Newton Compton ha già pubblicato Il messaggio segreto delle stelle cadenti.
C'è bisogno di coraggio per essere fragili
Mia ha diciotto anni e una brutta cicatrice sul viso. La mattina va a scuola e di sera costruisce scenografie per il Teatro dell’Opera di Roma. Vive a MU, una casa famiglia che somiglia a un sommergibile, ed è abituata a cavarsela da sola. Da sempre. Con le mani riesce a plasmare tutto quello che vuole. Con le compagne e i ragazzi, invece, è una frana. In classe la chiamano “Non” e tutti sanno che non bisogna toccarla… Andrea è stata per anni una delle più spregiudicate produttrici cinematografiche europee. Nessuno ha mai potuto mettersi tra lei e il successo, nemmeno sua figlia. Finché un giorno, un brutto incidente ferma la sua corsa. Le strade di Mia e Andrea si incrociano di nuovo, in modo del tutto inaspettato, in un viaggio che per entrambe è una fuga. Dalla Roma dei Fori imperiali e delle torri di periferia fino alle aurore boreali e ai vulcani addormentati di un piccolo arcipelago al largo dell’Islanda, Mia e Andrea si trovano a vivere – senza volerlo – l’avventura più importante della propria vita. Dopo tanto tempo, finalmente insieme.
La storia di una madre e una figlia, implacabili e fragili, alla ricerca di un riscatto: disposte a tutto, perché non hanno nulla da perdere.
Hanno scritto dei suoi libri:
«La lingua di Giovagnoli è perfetta, insegue se stessa, tentenna intorno alle titubanze dei personaggi, colpisce e si sporca di sangue, coccola, culla e sospira.»
Chiara Valerio - Nuovi Argomenti
«Un misto di suspense e poesia attraversa questo romanzo.»
Il Corriere della sera
«Avventurosa e intima, la storia affascina tra spruzzate d’onde di un’isola nebbiosa e la luce di una Roma studentesca schizzata di murales.»
Il Messaggero
«Quello di Giovagnoli è un romanzo che cela in sé una telecamera nascosta e filma gli attori dall’interno per inchiodare su carta le ragioni delle loro scelte.»
la Repubblica
Max Giovagnoli
È story architect per le major del cinema e per broadcaster televisivi. I suoi saggi sullo storytelling sono pubblicati in Italia, Inghilterra e USA, dove è stato definito «una delle trenta voci che stanno cambiando il modo di raccontare i ragazzi nei media in tutto il mondo». Dirige la Scuola di Arti Visive dello IED di Roma. Ha collaborato con Festival Letterature, Premio Solinas, Fondazione Bellonci-Premio Strega, Scuola Holden, Romics e Alice nella città. Io sono Mia è il suo quarto romanzo. La Newton Compton ha già pubblicato Il messaggio segreto delle stelle cadenti.