"Io speriamo che me la...canto!" nasce dalla raccolta sistematica di anni di strafalcioni nati sui banchi di scuole secondarie di primo grado, le ex scuole medie, durante le lezioni di musica; lezioni pratiche, teoriche oppure ore di verifica, queste ultime svolte evitando accuratamente i famigerati test a crocette, che non permettono alla personalità di ogni ragazzo di venire allo scoperto. Lo sguardo dell'insegnante è al tempo stesso ironico e bonario ed il suo intento primario è quello di ridere insieme ai ragazzi e valorizzarne la notevole fantasia.