Anthoine Vithal è un uomo ricco e potente, ma dietro una maschera di cinismo nasconde tutte le fragilità dell’essere umano. Vive rinchiuso nella sua gabbia dorata per sfuggire a un passato che lo ha visto troppe volte mettere in gioco la sua vita, i suoi valori, i suoi sentimenti. Ma l’incontro casuale – anche se nella vita niente avviene per caso – con Andreas lo fa crollare, ponendolo di fronte alla nuda realtà. Anthoine e Andreas, l’uno un uomo di successo, bello, elegante, l’altro un clochard, uno di quelli che hanno deciso di non avere più contatti con la società.
Due scelte di vita così diverse, ma quale la più vera, la più onesta? Anthoine per lungo tempo ha vissuto in modo errato, Andreas ha scelto di essere libero in tutti i sensi, ma soprattutto dentro di sé, e questo gli consente di poter dire all’uomo incontrato per caso: “Ascolta uomo i tuoi occhi tremano, il tuo animo è prigioniero della tua mente, non c’è serenità nel ridere senza gioia…”. Ed è proprio quest’acuta osservazione a far sì che Anthoine intraprenda un viaggio nella sua memoria ripercorrendo la sua adolescenza, la sua gioventù gli errori commessi per amore, fino ad arrivare al carcere. Le riflessioni dell’autore sono quasi un monito per chi legge il suo libro: “Mentire a se stessi è questo il vero segreto della sconfitta”, e quando credi di avere perso anche te stesso, c’è qualcuno che ti ama con tale intensità, per quello che sei, e crede comunque in te e sa attendere, pronto a tenderti una mano, senza fare domande.
Antonio Vitiello nasce a Napoli nel 1963. La sua irrequietezza lo porta a scontrarsi con le innumerevoli contraddizioni di un’intera generazione alla continua ricerca di un equilibrio tra realtà e finzione, in una città orfana di sé stessa. E da questo scontro trae spunto per la sua opera, , attraverso la quale l’autore fa un’attenta e critica analisi di sé stesso ponendo l’accento su valori quali l’amore, la famiglia e l’amicizia come imprescindibili ed essenziali alla vita stessa.
Due scelte di vita così diverse, ma quale la più vera, la più onesta? Anthoine per lungo tempo ha vissuto in modo errato, Andreas ha scelto di essere libero in tutti i sensi, ma soprattutto dentro di sé, e questo gli consente di poter dire all’uomo incontrato per caso: “Ascolta uomo i tuoi occhi tremano, il tuo animo è prigioniero della tua mente, non c’è serenità nel ridere senza gioia…”. Ed è proprio quest’acuta osservazione a far sì che Anthoine intraprenda un viaggio nella sua memoria ripercorrendo la sua adolescenza, la sua gioventù gli errori commessi per amore, fino ad arrivare al carcere. Le riflessioni dell’autore sono quasi un monito per chi legge il suo libro: “Mentire a se stessi è questo il vero segreto della sconfitta”, e quando credi di avere perso anche te stesso, c’è qualcuno che ti ama con tale intensità, per quello che sei, e crede comunque in te e sa attendere, pronto a tenderti una mano, senza fare domande.
Antonio Vitiello nasce a Napoli nel 1963. La sua irrequietezza lo porta a scontrarsi con le innumerevoli contraddizioni di un’intera generazione alla continua ricerca di un equilibrio tra realtà e finzione, in una città orfana di sé stessa. E da questo scontro trae spunto per la sua opera, , attraverso la quale l’autore fa un’attenta e critica analisi di sé stesso ponendo l’accento su valori quali l’amore, la famiglia e l’amicizia come imprescindibili ed essenziali alla vita stessa.