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Iside svelata è il primo monumentale libro scritto dalla teosofa russa Helena Petrovna Blavatskij, con l'intento di svelare i più profondi misteri e retroscena spirituali dell'evoluzione umana. Da lei dedicato alla Società Teosofica, fu pubblicato due anni dopo la fondazione di quest'ultima, il 29 settembre 1877 a New York, in due volumi. La prima edizione in 1000 copie andò esaurita in pochi giorni, e si dovette procedere in poco tempo a delle ristampe. Il suo immediato successo suscitò nel vasto pubblico un vivo interesse per la teosofia e le tematiche dell'occultismo. Con quest'opera la…mehr

Produktbeschreibung
Iside svelata è il primo monumentale libro scritto dalla teosofa russa Helena Petrovna Blavatskij, con l'intento di svelare i più profondi misteri e retroscena spirituali dell'evoluzione umana.
Da lei dedicato alla Società Teosofica, fu pubblicato due anni dopo la fondazione di quest'ultima, il 29 settembre 1877 a New York, in due volumi. La prima edizione in 1000 copie andò esaurita in pochi giorni, e si dovette procedere in poco tempo a delle ristampe. Il suo immediato successo suscitò nel vasto pubblico un vivo interesse per la teosofia e le tematiche dell'occultismo. Con quest'opera la Blavatsky si proponeva di riportare in auge il nucleo sapienziale di antichi misteri celebrati sin dagli albori dell'umanità ma andati perduti nel corso della storia, dissotterrandoli dall'oblio e ripresentandoli in forme nuove.
Si trattava di un richiamo alla nozione rinascimentale della prisca theologia, ossia di quella filosofia perenne della «Religione-Saggezza» donata agli uomini sin da tempi primordiali, e sempre rimasta identica a se stessa nonostante il mutare delle epoche. Gran parte del contenuto di Iside svelata sarebbe stato telepaticamente ispirato da due appartenenti a una confraternita occulta di maestri spirituali o mahatma, ossia Koot Humi e Morya, che secondo il collonnello Olcott, stretto collaboratore della Blavatsky, le avrebbero ordinato di scrivere sotto dettatura le proprie percezioni chiaroveggenti, «copiando sul foglio quello che lei vedeva».