“Si era nel ’68. Franco Basaglia si batteva per la chiusura dei manicomi e con Carla Cerati avevamo realizzato delle fotografie sui manicomi. Vedendole, Basaglia rimase allibito. Si trattava di fotografie mai viste prima in Italia. Così abbiamo deciso di farne un libro, Morire di Classe. La condizione manicomiale (Torino, Einaudi, 1969), che con l’aggiunta di testi di Basaglia, ha fatto conoscere all’Italia le condizioni tragiche di questi malati”.
Ho scritto queste parole tanto tempo fa, in questo libro non ci sono le mie fotografie, ci sono i miei contatti con le mie note, i tagli, gli appunti. Disposti così in sequenza sembrano muoversi, sembrano le sequenze di un film che non posso dimenticare.
Leggendo questo libro oggi mi rendo conto che il classificatore che ho consegnato nelle mani di Marco D’Anna e Marco Steiner è nato a nuova vita, ha prodotto qualcosa di diverso da un libro di fotografia, è un libro di storie e c’è anche la mia qui dentro, una storia di indignazione per quello che di inumano ho visto.
C’è ribellione e ruvida poesia, documentata dalle mie immagini e sensazioni, esaltata dalle visioni di Marco D’Anna, arricchita con i germogli di speranza seminati nei racconti di Marco Steiner.
Gianni Berengo Gardin
Testi di Marco Steiner; foto di Gianni Berengo Gardin e Marco D'Anna; postfazione di Antonio Dragonetto.
Ho scritto queste parole tanto tempo fa, in questo libro non ci sono le mie fotografie, ci sono i miei contatti con le mie note, i tagli, gli appunti. Disposti così in sequenza sembrano muoversi, sembrano le sequenze di un film che non posso dimenticare.
Leggendo questo libro oggi mi rendo conto che il classificatore che ho consegnato nelle mani di Marco D’Anna e Marco Steiner è nato a nuova vita, ha prodotto qualcosa di diverso da un libro di fotografia, è un libro di storie e c’è anche la mia qui dentro, una storia di indignazione per quello che di inumano ho visto.
C’è ribellione e ruvida poesia, documentata dalle mie immagini e sensazioni, esaltata dalle visioni di Marco D’Anna, arricchita con i germogli di speranza seminati nei racconti di Marco Steiner.
Gianni Berengo Gardin
Testi di Marco Steiner; foto di Gianni Berengo Gardin e Marco D'Anna; postfazione di Antonio Dragonetto.