www.ariellillicohen.co.il
"In Israele nessuno muore veramente, in Israele nessuno vive realmente".
Un cammino che comincia nel 2014, prima della guerra a Gaza. Il lavoro di un gruppo di amici che, in pochi mesi, sono diventati una delle migliori squadre operative del Mossad.
Ambientato in Medio Oriente, è focalizzato sulla spinosa questione dei rapporti tra Israele e la Palestina, e in generale tutti i paesi islamici di quella regione. Yael, la protagonista, è una giovane soldatessa, figlia di un agente dei servizi segreti, morto in Libano quando era bambina. La protagonista accetta la proposta di entrare a far parte dei servizi segreti, e viene messa a capo di un gruppo di giovani agenti dall’altissimo QI, col compito di anticipare ogni mossa del nemico e neutralizzare le minacce terroristiche. In questo scenario si alternano così eventi per la maggior parte realmente accaduti e si susseguono sanguinosi attentati e tragedie scongiurate all’ultimo respiro, e le vicende private di Yael e dei suoi colleghi si inseriscono nel complesso quadro storico-politico della questione palestinese.
Ariel Lilli Cohen è nata il 6 dicembre 1998 a Haifa (Israele) ed è la terza di tre fratelli. Suo padre Darius Cohen è stato un ex agente dell' Ha'Mossad e sua madre Noha Avner è un alto ufficiale di Shin Bet, l'agenzia di sicurezza israeliana. È stata in passato una leonessa del Magav, la polizia di frontiera israeliana a Gerusalemme. Proviene da una famiglia ebrea.
Ariel parla correntemente ebraico, inglese, francese, arabo, russo, urdu e italiano. Ariel è diventata un soldato all'età di sedici anni. Dopo il suo sedicesimo compleanno, l'esercito grazie al suo alto quoziente d'intelligenza (EQi250) ha preso parte ad una squadra speciale chiamata "Genius", con l'obiettivo di risolvere i problemi in modo non convenzionale. Ariel è stata una operativa delle unità speciali delle forze di sicurezza israeliane (IDF). Ha aderito con la sua squadra a varie azioni militari "sottocopertura", vivendo molte vite in una.
Per evitare di impazzire e ritrovare se stessa, ha deciso di scrivere questo libro. Per raccontare tutte le sue esperienze, le paure, le speranze, gli amori e le verità non dette, ha scelto la forma del romanzo.
Lei è preoccupata del suo Paese e crede che il desiderio del popolo israeliano è di vivere in pace, ma purtroppo devono sempre difendersi, non solo dai nemici stranieri, ma dai propri cittadini.
"In Israele nessuno muore veramente, in Israele nessuno vive realmente".
Un cammino che comincia nel 2014, prima della guerra a Gaza. Il lavoro di un gruppo di amici che, in pochi mesi, sono diventati una delle migliori squadre operative del Mossad.
Ambientato in Medio Oriente, è focalizzato sulla spinosa questione dei rapporti tra Israele e la Palestina, e in generale tutti i paesi islamici di quella regione. Yael, la protagonista, è una giovane soldatessa, figlia di un agente dei servizi segreti, morto in Libano quando era bambina. La protagonista accetta la proposta di entrare a far parte dei servizi segreti, e viene messa a capo di un gruppo di giovani agenti dall’altissimo QI, col compito di anticipare ogni mossa del nemico e neutralizzare le minacce terroristiche. In questo scenario si alternano così eventi per la maggior parte realmente accaduti e si susseguono sanguinosi attentati e tragedie scongiurate all’ultimo respiro, e le vicende private di Yael e dei suoi colleghi si inseriscono nel complesso quadro storico-politico della questione palestinese.
Ariel Lilli Cohen è nata il 6 dicembre 1998 a Haifa (Israele) ed è la terza di tre fratelli. Suo padre Darius Cohen è stato un ex agente dell' Ha'Mossad e sua madre Noha Avner è un alto ufficiale di Shin Bet, l'agenzia di sicurezza israeliana. È stata in passato una leonessa del Magav, la polizia di frontiera israeliana a Gerusalemme. Proviene da una famiglia ebrea.
Ariel parla correntemente ebraico, inglese, francese, arabo, russo, urdu e italiano. Ariel è diventata un soldato all'età di sedici anni. Dopo il suo sedicesimo compleanno, l'esercito grazie al suo alto quoziente d'intelligenza (EQi250) ha preso parte ad una squadra speciale chiamata "Genius", con l'obiettivo di risolvere i problemi in modo non convenzionale. Ariel è stata una operativa delle unità speciali delle forze di sicurezza israeliane (IDF). Ha aderito con la sua squadra a varie azioni militari "sottocopertura", vivendo molte vite in una.
Per evitare di impazzire e ritrovare se stessa, ha deciso di scrivere questo libro. Per raccontare tutte le sue esperienze, le paure, le speranze, gli amori e le verità non dette, ha scelto la forma del romanzo.
Lei è preoccupata del suo Paese e crede che il desiderio del popolo israeliano è di vivere in pace, ma purtroppo devono sempre difendersi, non solo dai nemici stranieri, ma dai propri cittadini.