Questo libro parte da tre fatti fondamentali: 1) gli aerei non penetrano negli edifici senza subire la minima deformazione; 2) gli incendi non fanno crollare gli edifici con struttura in acciaio; e 3) le torri non sono crollate, ma si sono trasformate in “vulcani” e quindi si sono letteralmente polverizzate. Né gli incendi comuni né i più potenti esplosivi convenzionali possono causare simili effetti. Di conseguenza, nessun aereo passeggeri colpì il World Trade Center e il Pentagono, e le Torri Gemelle non crollarono a causa degli incendi ma vennero ridotte in polvere da esplosioni nucleari. Ciò che racconta la versione ufficiale sono eventi fisicamente impossibili e ci sono prove evidenti che i video degli schianti vennero manipolati. Perciò, responsabili di quei disastri non furono Al Qaeda e i presunti 19 terroristi islamici. Ma chi aveva interesse a provocare l'11 settembre? Bastano poche indagini per scoprire che negli Stati Uniti il vero potere era nelle mani dei neoconservatori e della lobby sionista strettamente legata a Israele, paese che ha una lunga tradizione di operazioni militari palesi e segrete. Israele aveva da sempre l'obiettivo di frammentare il Medio Oriente in tanti piccoli Stati per prenderne il controllo, ma per riuscirci aveva bisogno dell'aiuto americano. Il problema era come convincere i cittadini degli Stati Uniti a sostenere (e a partecipare a) guerre per conto suo? Questo libro segue molte piste diverse e prova a rispondere con solidi argomenti alle domande poste da un tale scenario.