Questa nuova dispensa universitaria è una raccolta di undici celebri scritti, pubblicati negli ultimi settant’anni, a coprire un arco temporale molto esteso per quanto riguarda la storia del jazz (che di anni ne fa 101, se si prende a parametro cronologico la data del primo disco inciso) e a spaziare fra interventi critici anche tanto eterogenei o versatili, a livello di qualità, origine, lunghezza, importanza. Ma tutti gli undici interventi, ascrivibili alla saggistica (e in parte al giornalismo) assolvono nei confronti del jazz e della storia del jazz la stessa funzione: presentare quella che molti definiscono “la musica del XX secolo” (e forse anche del XXI) come una forma d’arte da amare, studiare, preservare, innanzitutto ascoltandola, valorizzandola, approfondendone i significati e significanti, vivendola appieno in quello stretto connubio estetico/esistenziale che resta un segno fondante di una sonorità chiamata anche improvvisata audiotattile.