Gautier ci porta nell’affascinante mondo napoletano ottocentesco dove, tra folklore, credenze, sfide e passioni, si sviluppa la difficile storia d’amore di una coppia inglese.
Dall’incipit del libro:
Il Leopoldo, magnifico vapore toscano che fa il servizio fra Marsiglia e Napoli, aveva doppiata la punta di Procida. I passeggieri erano tutti sul ponte guariti del mal di mare dall’aspetto del paese, molto più efficace dei confetti di Malta e di tutte le altre ricette adoperate in simil caso. Sul ponte (nello spazio riservato alla prima classe) v’erano degli Inglesi i quali sforzandosi di separarsi il maggiormente possibile gli uni dagli altri, si creavano intorno, ognuno per suo conto, una barriera insormontabile. Le loro malinconiche facce erano rigorosamente sbarbate; le cravatte non facevano una piega, i colletti delle loro camicie, rigidi e bianchi, rassomigliavano a tanti pezzi di cartoncino Bristol; avevano le mani imprigionate in freschissimi guanti di Svezia e la vernice di lord Elliot faceva, delle loro calzature nuove, altrettanti specchi.
Dall’incipit del libro:
Il Leopoldo, magnifico vapore toscano che fa il servizio fra Marsiglia e Napoli, aveva doppiata la punta di Procida. I passeggieri erano tutti sul ponte guariti del mal di mare dall’aspetto del paese, molto più efficace dei confetti di Malta e di tutte le altre ricette adoperate in simil caso. Sul ponte (nello spazio riservato alla prima classe) v’erano degli Inglesi i quali sforzandosi di separarsi il maggiormente possibile gli uni dagli altri, si creavano intorno, ognuno per suo conto, una barriera insormontabile. Le loro malinconiche facce erano rigorosamente sbarbate; le cravatte non facevano una piega, i colletti delle loro camicie, rigidi e bianchi, rassomigliavano a tanti pezzi di cartoncino Bristol; avevano le mani imprigionate in freschissimi guanti di Svezia e la vernice di lord Elliot faceva, delle loro calzature nuove, altrettanti specchi.