"José K, torturato" di Javier Ortiz. A cura di Marta Graziani. Revisione di Stella Sacchini e Paola De Vergori. Illustrazioni di Rosanna Stefanelli«C'è una bomba! Questo ha messo una bomba nella piazza per [...] fare una carneficina!»Hanno catturato José K, il terrorista José K. E bisogna farlo parlare prima che sia troppo tardi, con ogni mezzo. Bisogna torturarlo.Siamo disposti a rifiutare questa necessità e opporci alla tortura? La nostra è davvero una scelta senza conseguenze o è solo l’inizio di molte altre rinunce?Traduzione premiata nel 2015 da EURODRAM - rete europea di traduzione teatrale.Un ebook dei Dragomanni.Javier Ortiz (1948-2009) è stato giornalista, critico, articolista e caporedattore per diverse testate spagnole, tra cui: El Mundo e Liberación. La sua carriera come giornalista inizia a diciotto anni, a San Sebastián, dove si occupa di varie pubblicazioni clandestine. Per il suo impegno antifranchista, viene arrestato e passa gli anni tra il 1974 e il 1975 in carcere, dove subisce la tortura da parte della polizia. Nel 1986 ottiene il Premio Internazionale della FAO per il suo lavoro sulla comunità di pescatori di El Palmar, nella Albufera di Valencia. Da marzo 2002 è stato direttore della collezione Foca per il gruppo editoriale Akal e collaboratore di Ràdio Quatre. Ha pubblicato dieci libri di saggistica e un monologo teatrale, "José K, torturado", presentato a Madrid nel 2005.Il suo blog è ancora attivo e si può visitare all’indirizzo www.javierortiz.net