Joy ha 14 anni, e vive nel Nord Italia assieme alla mamma, donna premurosa, fiera e grande lavoratrice. Il sogno di Joy è di laurearsi e diventare dottore, per mettere la scienza al servizio dei bisognosi e sconfiggere le malattie incurabili. Alle spalle ha un passato decisamente amaro: prima la morte del padre, poi lo sradicamento dal meridione e l’allontanamento da amici e parenti, quindi il decesso di Beatrice, sua sorella gemella. Sorretto da un Fede incrollabile, il ragazzo è riuscito a non soccombere alla depressione, conservando la speranza in un futuro migliore. Il percorso di dolore affrontato, ha fatto sì che Joy maturasse un dono speciale, quello di ‘sentire’ il cuore delle persone che lo circondano, distinguendo gli animi nobili da quelli colmi di superbia e malignità.
Un romanzo che trova nella prosa semplice e diretta il suo punto di massima forza: una parola che, nella sua essenzialità, riesce a penetrare nei cuori più duri, giungendo a toccare le corde dello spirito anche negli animi più assopiti. Un libro che ci mostra come, attraverso la sofferenza, sia possibile arrivare a cogliere il senso reale dell’esistere: fare del bene, abbandonandosi ai dettami del Signore, rimettendosi nelle Sue mani anche quando i tragici eventi della vita fanno vacillare la Fede nella Provvidenza.
Un romanzo che trova nella prosa semplice e diretta il suo punto di massima forza: una parola che, nella sua essenzialità, riesce a penetrare nei cuori più duri, giungendo a toccare le corde dello spirito anche negli animi più assopiti. Un libro che ci mostra come, attraverso la sofferenza, sia possibile arrivare a cogliere il senso reale dell’esistere: fare del bene, abbandonandosi ai dettami del Signore, rimettendosi nelle Sue mani anche quando i tragici eventi della vita fanno vacillare la Fede nella Provvidenza.