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Fantascienza - romanzo breve (93 pagine) - L’Ovale prima del Dottore non era che una terra desolata, era stato il grande uomo a dar vita a un grande piano visionario.
“Io sono l’Ovale” è molto più di una frase, di un motto affisso sul muro di ogni abitante. È qualcosa in cui l’Amministratore crede profondamente. Ha speso decenni a lavorare per il bene dell’Ovale, ha perso la sua umanità per riuscirci e ha trasformato i suoi agenti in codici affamati di successo. Competitività, controllo della popolazione e scelte spietate hanno reso l’Ovale un posto felice. O almeno è quello che crede, e…mehr

Produktbeschreibung
Fantascienza - romanzo breve (93 pagine) - L’Ovale prima del Dottore non era che una terra desolata, era stato il grande uomo a dar vita a un grande piano visionario.

“Io sono l’Ovale” è molto più di una frase, di un motto affisso sul muro di ogni abitante. È qualcosa in cui l’Amministratore crede profondamente. Ha speso decenni a lavorare per il bene dell’Ovale, ha perso la sua umanità per riuscirci e ha trasformato i suoi agenti in codici affamati di successo. Competitività, controllo della popolazione e scelte spietate hanno reso l’Ovale un posto felice. O almeno è quello che crede, e che obbliga gli altri a credere, fino al giorno in cui dà il via al più grande progetto edilizio mai realizzato. Da quel momento la sua vita cambia, prende una strada inaspettata, una lenta e rovinosa caduta alla ricerca della sua identità perduta.

Classe ’94, Greta Joyce Fossati vive a Brugherio, ha studiato e lavora a Milano. Si è laureata nel 2017 in “Scienze dei Beni culturali” presso la Statale di Milano.

Ha esordito nel 2020 con il libro E voi state bene? – Un diario al tempo del Covid 19. Storie e prospettive delle Brigate di solidarietà, pubblicato per la casa editrice Interno 4. Da sempre la appassionano le tematiche sociali e culturali, la politica e le logiche abitative delle grandi città, capaci di creare tante disuguaglianze tra i cittadini, per molti anni è stata volontaria per Emergency.

Nel tempo libero inforna pane e dolci con risultati discutibili, pratica yoga da autodidatta, da poco si interessa ai terrari e ai marimi, alghe per cui ha sviluppato una vera e propria ossessione.

Con La bacheca di Henry auspica a una riflessione sul nostro presente.