La voce narrante utilizza l'artificio di tradurre un manoscritto italiano della seconda metà del XVI secolo nel quale vi era descritto l'amore travagliato tra Elena di Campireali, una fanciulla di illustri origini di Albano, e Giulio Branciforte, figlio di un brigante protetto dai Colonna. Al principio, Giulio, ventiduenne, corteggia la diciassettenne Elena, appena ritornata dal convento di Castro nel quale ha studiato. Il padre e il fratello di lei cercano di uccidere lo spasimante in un'imboscata; ma la fanciulla, che ammira l'ardore di Giulio, lo salva e fugge con lui. In seguito, Giulio uccide in un duello Fabio, il fratello di Elena, ed è costretto ad allontanarsi da Albano.