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Ho avuto la gioia di leggere questa breve fiaba di Nuccia Isgrò, docente e scrittrice milazzese, deliziosamente illustrata da Cristina Sottile e sento il desiderio di parlarvene. In primis come nonna e autrice di un libro di fiabe posso dire che Isgrò riesce a usare un linguaggio che è perfettamente adatto a un pubblico di lettori e lettrici della scuola primaria: semplice ma, allo stesso tempo, ricco e colorato in perfetto pendant con gli splendidi disegni di Sottile. Ne “il barone Tallone” ho trovato echi di un’altra celebre fiaba, “Il principe felice” del grande scrittore irlandese Oscar…mehr

Produktbeschreibung
Ho avuto la gioia di leggere questa breve fiaba di Nuccia Isgrò, docente e scrittrice milazzese, deliziosamente illustrata da Cristina Sottile e sento il desiderio di parlarvene. In primis come nonna e autrice di un libro di fiabe posso dire che Isgrò riesce a usare un linguaggio che è perfettamente adatto a un pubblico di lettori e lettrici della scuola primaria: semplice ma, allo stesso tempo, ricco e colorato in perfetto pendant con gli splendidi disegni di Sottile. Ne “il barone Tallone” ho trovato echi di un’altra celebre fiaba, “Il principe felice” del grande scrittore irlandese Oscar Wilde: in entrambe c’è un uomo benestante che vive isolato e che non ama i/le bambini/e, tutti e due escogitano dei metodi per tenerli/e lontani/e dal proprio giardino in Wilde e dalla spiaggia libera “la baia delle Sirene” in Isgrò. In quest’ultima fiaba il cosiddetto “cattivo”, il barone Tallone, vorrebbe avere tutte per sé quella spiaggia ma nonostante i suoi numerosi tentativi non ci riuscirà grazie all’aiuto magico di alcuni/e abitanti del mare… La morale che si può estrapolare da questa fiaba è che la cupidigia non paga, che desiderare per sé un bene pubblico, della collettività, porta solo conseguenze nefaste per chi ha questa brama. di Daniela Domenici