Un libro che indaga apertamente, senza reticenze, in merito alla scioccante situazione che si sta creando in un'Europa che ha ormai perso le proprie radici bioetiche, oltre che in altri Stati del mondo, ossia allo sterminio crudelmente sistematizzato e legalizzato di alcune specie animali, completamente avallato dalle Legislazioni vigenti, nonostante la richiesta di nuove Leggi, tramite petizioni nazionali ed internazionali al Parlamento Europeo, che tutelino il Diritto alla Vita dei nostri simili ampiamente senzienti.
Attraverso questa “barbarie di ritorno” vengono così sconfessati pienamente quei principi etici, universalmente riconosciuti nella “Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale”, proclamata il 15 Ottobre 1978, attraverso una collaborazione interculturale ed interreligiosa, allora pienamente sentita.
L'altro scopo che il libro si prefigge è una panoramica antivivisettiva, basata su attenta e comprovata documentazione scientifica.
Attraverso questa “barbarie di ritorno” vengono così sconfessati pienamente quei principi etici, universalmente riconosciuti nella “Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale”, proclamata il 15 Ottobre 1978, attraverso una collaborazione interculturale ed interreligiosa, allora pienamente sentita.
L'altro scopo che il libro si prefigge è una panoramica antivivisettiva, basata su attenta e comprovata documentazione scientifica.