Erano 300
Morirono in battaglia, ma sopravvivono nella storia
La vera storia dei 300 guerrieri diventati leggenda
Agosto 480 a.C., passo delle Termopili: un esercito greco di circa 11.200 uomini fronteggia la più grande armata asiatica che l’Europa abbia mai visto.
È il potente esercito persiano degli Achemenidi, centinaia di migliaia di uomini comandati dal Re dei re, Serse in persona. Sarà una delle battaglie più famose della storia, in cui la guardia personale del comandante più autorevole dei Greci, Leonida re di Sparta, composta da 300 uomini, dimostrerà, attraverso il coraggio e la più lucida strategia, la superiorità delle virtù militari degli Spartani su tutti gli eserciti dell’epoca. Il sangue di Leonida e dei suoi non fermerà l’invasione persiana, non impedirà il saccheggio di Atene e la profanazione dei luoghi sacri della Grecia, ma darà alle poleis il tempo di organizzare la difesa, permettendo ai Greci di essere i primi nella storia ad arrestare l’immane esercito dei re che conquistarono metà dell’Asia, parte dell’Africa e dell’Europa.
Erano 300
Davanti a loro l’esercito più potente del mondo
Quel giorno morirono da eroi
Tra gli argomenti trattati:
• Leonida e gli Spartani
• Serse, il Re dei re, il Re di tutti i re
• «Le loro frecce oscureranno il sole»
«Bene, combatteremo all’ombra!»
• La battaglia e le sue conseguenze
• L’armamento degli Spartiati e dei loro alleati
• L’armamento dei Persiani e dei popoli dell’Impero
• Il campo di battaglia ieri e oggi
Raffaele D'Amato
è nato a Bagnolo Piemonte nel 1964. Giurista, ha conseguito titoli accademici nel campo della storia e dell’archeologia romana e bizantina. Collabora con riviste di prestigio italiane e straniere, con istituti storici e archeologici e università italiane e straniere. Ha pubblicato diversi libri sulle armi in Grecia nell’età del bronzo, sull’antichità e sull’alto Medioevo. Il suo più recente lavoro è un libro sugli eserciti della Grecia pelasgica e minoica. Dal 2010 svolge un dottorato in Archeologia romana presso l’Università di Ferrara. Con la Newton Compton ha già pubblicato La più grande battaglia di Alessandro Magno.
Morirono in battaglia, ma sopravvivono nella storia
La vera storia dei 300 guerrieri diventati leggenda
Agosto 480 a.C., passo delle Termopili: un esercito greco di circa 11.200 uomini fronteggia la più grande armata asiatica che l’Europa abbia mai visto.
È il potente esercito persiano degli Achemenidi, centinaia di migliaia di uomini comandati dal Re dei re, Serse in persona. Sarà una delle battaglie più famose della storia, in cui la guardia personale del comandante più autorevole dei Greci, Leonida re di Sparta, composta da 300 uomini, dimostrerà, attraverso il coraggio e la più lucida strategia, la superiorità delle virtù militari degli Spartani su tutti gli eserciti dell’epoca. Il sangue di Leonida e dei suoi non fermerà l’invasione persiana, non impedirà il saccheggio di Atene e la profanazione dei luoghi sacri della Grecia, ma darà alle poleis il tempo di organizzare la difesa, permettendo ai Greci di essere i primi nella storia ad arrestare l’immane esercito dei re che conquistarono metà dell’Asia, parte dell’Africa e dell’Europa.
Erano 300
Davanti a loro l’esercito più potente del mondo
Quel giorno morirono da eroi
Tra gli argomenti trattati:
• Leonida e gli Spartani
• Serse, il Re dei re, il Re di tutti i re
• «Le loro frecce oscureranno il sole»
«Bene, combatteremo all’ombra!»
• La battaglia e le sue conseguenze
• L’armamento degli Spartiati e dei loro alleati
• L’armamento dei Persiani e dei popoli dell’Impero
• Il campo di battaglia ieri e oggi
Raffaele D'Amato
è nato a Bagnolo Piemonte nel 1964. Giurista, ha conseguito titoli accademici nel campo della storia e dell’archeologia romana e bizantina. Collabora con riviste di prestigio italiane e straniere, con istituti storici e archeologici e università italiane e straniere. Ha pubblicato diversi libri sulle armi in Grecia nell’età del bronzo, sull’antichità e sull’alto Medioevo. Il suo più recente lavoro è un libro sugli eserciti della Grecia pelasgica e minoica. Dal 2010 svolge un dottorato in Archeologia romana presso l’Università di Ferrara. Con la Newton Compton ha già pubblicato La più grande battaglia di Alessandro Magno.