Pietro Napoleone Bonaparte (1815-1881), turbolento e irrequieto nipote del grande Imperatore che, a cavallo tra il XVIII° e il XIX° secolo, aveva saputo riscrivere sui campi di battaglia la storia e la geografia dell’Europa, e cugino di Napoleone III°, con cui ebbe sempre pessimi rapporti, ebbe una vita decisamente avventurosa. Di carattere ribelle e attaccabrighe, viaggiò molto, combatté in Colombia sotto il comando del generale Santander, si arruolò in Algeria nella Legione Straniera, partecipando all’assedio di Zaatcha, ed ebbe anche brevi incarichi politici. Tra moti rivoluzionari e carbonari, arresti, risse, processi e sparatorie, fu spesso costretto a riparare all’estero, vivendo nello Stato Pontificio, in Belgio e negli Stati Uniti d’America.
Autore di molte opere letterarie e storiche, scrisse La Battaglia di Calenzana, un avvincente poema epico su una delle più significative vicende della storia del popolo Corso, nel 1864, in segno di omaggio e gratitudine nei confronti dei Calenzanesi, che lo votarono a larga maggioranza durante le elezioni legislative del 7 Giugno 1863.
Autore di molte opere letterarie e storiche, scrisse La Battaglia di Calenzana, un avvincente poema epico su una delle più significative vicende della storia del popolo Corso, nel 1864, in segno di omaggio e gratitudine nei confronti dei Calenzanesi, che lo votarono a larga maggioranza durante le elezioni legislative del 7 Giugno 1863.