Ezechiele è innamorato, è un poeta e un astronauta. Mancano due settimane alla sua partenza nello spazio e tutto quello che riesce a fare è scrivere. Lettere a se stesso, alla sua amata Altea (che ha un altro amore ufficiale ma corrisponde Ezechiele), al parroco e al clown del paese, a sua madre.È divorato dai suoi umori neri. Partire sta diventando qualcosa di più grande di lui e il poeta che lo abita non può fare a meno di riempire di significati nascosti tutto ciò che lo circonda. L’oggetto del suo amore è reso inaccessibile da un mare e da un principe che la assedia. È impotente, ma presto si eleverà al di sopra degli eventi, lascerà le poesie che scrive per la sua amata nello spazio, a formare un anello intorno alla Terra. Non è sua intenzione tornare. Non ne ha motivo. L’unico a cui confida questo pensiero è Tolomeo, il clown del paese, amico d’infanzia e portatore di una saggia leggerezza.Ez è metà beat e metà Dante e un moderno dolce stilnovo regna sovrano tra le missive che i due amanti si mandano. Non c’è niente da fare. L’amore sarà costretto a remare a vuoto per il piccolo mare che divide i due paesi. Un ultimo fugace amplesso e poi le stelle.