"La Belladonna" è una commedia: ovvero si distingue tra i generi letterari per il tema al limite del reale, e per il tono sempre umoristico. Questa breve e concitata commedia si svolge tra i disagi, le amicizie, gli amori, gli inganni e la morte, sempre e solo utilizzando i dialoghi dei protagonisti. Le vicende si svolgono in un palazzo, e tra quelle mura si scontrano l'anziana padrona e dei giovanotti maldestri: la prima chiede, e i secondi non danno. Parlo di soldi, ovviamente. Presto dalle parole si passa ai fatti, ed ognuna delle due parti pianifica come liberarsi dell'altra, senza farsi scrupoli. Sono ritratti psicologicamente accettabili? Oppure assurdamente grotteschi, e abbozzati superficialmente? Lo confessiamo, sono la seconda cosa. Ma, come si dice, "piangi e piangerai da solo, ridi e tutto il mondo riderà con te!" Quindi vi offriamo una interpretazione ironica su difficoltà che potrebbero deprimerci. Ma nella commedia il rancore si tramuta in commiserazione, il doppio gioco in sincero aiuto. I cattivi pensieri prendono insospettabili sviluppi.