Letiza, carica di anni ma di elastici pensieri, cerca di sfruttare il luccichio della moneta del tempo , andando alla ricerca di nuove parole e di elucubrazioni filosofiche .Così armata di pazienza, seduta a tavolino compie un lavoro minuzioso di introspezione ,riavvolgendo all’indietro la pellicola dei suoi ricordi .La narrazione degli eventi capitati di recente e in passato si mesce allo sviluppo della storia che vuole stendere , a spirale. Con fervida e lusinghiera immaginazione, si identifica in un’altra donna e dunque racconta di un’altra se stessa. Nell’eludere dalla propria vita le emozioni derivate dall’intrecciarsi di amicizie vere e proprie in carne ed ossa , la protagonista inizia quest’avventura convinta di raccogliere ugualmente l’emozione di una candida socialità anche attraverso l’iscrizione gratuita ad un social net work. Percorre perciò passo dopo passo un lungo cammino di macchinazione mentale che la porterà ogni sera alla stesura e alla pubblicazione di semplici testi poetici personali ,tramite l’uso puntuale di Internet. Dal divano della sala ,utilizza sempre più il motore di ricerca che in lei ha fatto breccia e le capacità di leggere e scrivere in lei si acuiscono gradatamente , sebbene le sia necessario usare il computer in modo irrefrenabile e senza calcolo alcuno . Solo quando ormai crede di aver trovato la panacea a tutti i suoi mali prodotti da una solitudine noiosa e sterile , si accorge che la sua buona fede è stata tradita .Allora attraverso una nitida lente di ingrandimento di rilettura degli accadimenti capitati, sarà in grado di formulare le opportune congetture e di ricostruire la verità virtuale nascosta dietro le luminose finestre dei blog interinali. Alla fine la protagonista della vicenda saprà rinsaldare in sé le proprie convinzioni e riuscirà comunque a trarre da quel vissuto esperienziale deludente , quei risvolti benefici e positivi per dare nuova linfa agli ideali della tradizione e a rinnovare l’amore per la potenziale capacità espressiva dell’uomo .