Scritto in lingua italiana ma con un massiccio apporto di termini del dialetto genovese, fra grida di popolani e sussurri di comari in perfida rivalità, il testo mette a fuoco in maniera corale la vita - talvolta al limite della sopravvivenza - delle persone che vivono, lavorano e si muovono fra le case e i caruggi che circondano una ipotetica piazzetta della Pece Greca, assieme alla fittizia località di Manassola (incrocio fra Manarola e Bonassola.
Storia di vinti e reietti, repressi dalla sorte e frustrati da ambizioni che non potranno essere soddisfatte senza correre il rischio di finire nella bocca del lupo, il plot letterario e teatrale accende il faro principale su una figura femminile, quella di Francisca Carbone, detta la Bricicca, una vedova che ha perso l'unico figlio maschio (morto ancor giovane a causa della tubercolosi) e che ha tre figlie da maritare.
Storia di vinti e reietti, repressi dalla sorte e frustrati da ambizioni che non potranno essere soddisfatte senza correre il rischio di finire nella bocca del lupo, il plot letterario e teatrale accende il faro principale su una figura femminile, quella di Francisca Carbone, detta la Bricicca, una vedova che ha perso l'unico figlio maschio (morto ancor giovane a causa della tubercolosi) e che ha tre figlie da maritare.